Fortunatamente a Pordenone la Fondazione Bambini e Autismo, che ha in carico mio figlio, ha firmato un protocollo con l’Ospedale che ha il merito di far si che in caso di crisi o comunque di necessità di accesso al pronto soccorso i tempi siano abbreviati in quanto vi è una corsia preferenziale per i pazienti con autismo e addirittura vi è una stanza dedicata per loro. Recentemente mio figlio è stato sottoposto negli ambulatori della Fondazione ad una serie di simulazioni preparatorie ad un eventuale prelievo del sangue in Ospedale attraverso l’applicazione vi.co. Durante la simulazione gli sono stati fatti vedere i vari passaggi dell’esame sull’iPad e gli stessi sono stati simulati dagli operatori, appositamente attrezzati, per rendere verosimile la situazione. Quando, circa un mese dopo, è stato ricoverato al pronto soccorso pur trovandosi in una situazione difficile di crisi, ha seguito le indicazioni con l’iPad di tutti i passaggi necessari per il prelievo arrivando addirittura a porgere spontaneamente il braccio all’infermiera. Un risultato straordinario considerato che si trovava in uno stato di crisi.
Davide, papà di Enrico