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03 aprile 2015 - Messaggero veneto

Autismo, un’app facilita il rapporto con l’ospedale Applicazione per pc, smartphone e tablet sviluppata dalla Fondazione Vengono illustrati interventi e visite, così da non spaventare gli utenti di Donatella Schettini

PORDENONE. Si chiama Vi-Co Visual Communication la applicazione per pc, smartphone e tablet sviluppata dalla Fondazione bambini e autismo e presentata ieri a Pordenone, in occasione dell’ottava Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo. Una app pensata per le persone autistiche, ma che può essere utilizzata anche per bambini, anziani e stranieri. «Le persone colpite da autismo – spiega la presidente della Fondazione Cinzia Raffin – sono spaventate di fronte a visite o interventi. Con questa app si può fare loro vedere prima che cosa accade e questo li aiuta facendoli diventare collaborativi».

Una volta aperta, l’applicazione indica sette tra gli esami o gli interventi più frequenti: ecografia, elettroencefalogramma, esame obiettivo, ingessatura dell’arto superiore, prelievo del sangue e rimozione del gesso dell’arto superiore. Per ciascuno ci sono tre possibilità di illustrazione: con disegni, immagini o video in italiano, inglese, francese, spagnolo e tedesco. «A seconda del livello di comprensione – prosegue Raffin – si possono approfondire i dettagli». Per alcune prestazioni, come la rimozione del gesso, il video riporta anche i rumori. Il superamento dei vari step comporta l’attribuzione di un gettone che alla fine fa vincere al paziente un riconoscimento, indicato nella app da una coppa. Attori di foto e video sono stati i volontari del sodalizio e il personale del pronto soccorso.

La prima sperimentazione ha dato esiti positivi. «Abbiamo avuto ottimi risultati – rileva Raffin –. Abbiamo utilizzato la App nei nostri ambulatori e poi accompagnato le persone in ospedale e il riscontro è stato buono». Secondo la presidente con la app in futuro si potranno evitare procedure di costrizione in caso di prelievo di sangue oppure l’anestesia generale per cure odontoiatriche. La App sarà disponibile tra qualche settimana su Apple store in due versioni: una light gratuita e una completa a un costo accessibile.

Per il direttore sanitario della Aas 5 Giorgio Simon «è un’idea che può avere un’applicazione più ampia di quella per cui è stata creata». Quindi bambini o anziani con problemi di comprensione oppure i cittadini stranieri. «Continua il percorso che ci ha portato a creare la stanza per le persone colpite da autismo o da difficoltà di comprensione – ha detto il primario Francesco Moscariello –: abbiamo avuto già un primo paziente e l’esperienza è stata positiva». Sperimentazione raccontata dal medico Laura De Santi: «Dopo la prima valutazione il ragazzo è stato portato nella stanza apposita al primo piano togliendolo dall’ambiente caotico e ricco di rumori del pronto soccorso».

Fonte :Messaggero Veneto

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